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lunedì 4 aprile 2011

L'Antiberlusconismo: una politica sterile


L'opposizione si è attestata su una stregua e inutile politica fondata sul concetto di Antiberlusconismo. Una sfida enorme che difficilmente la sinistra italiana, ridotta ad un cumulo di macerie dopo lo scandalo Craxi, riuscirà a vincere. Bisogna battere una ideologia totalizzante che ha cambiato totalmente la nostra nazione. Una forma mentis molto forte che difficilmente si riuscirà a scalfire. In un precedente articolo si è parlato del Berlusconismo e ho messo in evidenza le sue carte vincenti che oggettivamente hanno più successo delle nostre.
L'opposizione fa leva ultimamente sugli scandali a luci rosse del premier. Feste ad Arcore, Ruby, droga e molto altro ancora. La maggioranza giustamente afferma che non è reato andare a donne (scusate la franchezza): però è pur vero che andare con minorenni è reato come lo è andando con prostitute. Una battaglia a colpi di gossip che oltre ad essere sterile, non fa buona pubblicità. Ciò infatti dimostra i toni infantili dei partiti di opposizione che non sanno come battere un uomo che sembra un gigante. Berlusconi è un incubo per loro. Sono troppo avidi di potere per poter fermarsi un attimo e ragionare. Bersani che non è in grado di tenere unito un partito; Di Pietro che infervora gli animi dei compagni; tutti gli altri che parlano, ma fanno poco. Questo è uno scenario devastante che non attira consensi. Bisogna ritrovare la strada maestra perduta, cioè lavorare per il sociale e lo sviluppo del paese. Sembriamo noi i reazionari e non loro (secondo la visione classica della politica). E' indispensabile fare una serie di riforme all'interno del partito, poiche ci sono troppe correnti di pensiero che non vengono fatte conciliare, ma anzi vengono tenute insieme con la "forza". Ciò che bisogna fare è semplice: prima di tutto è indispensabile cambiare la classe politica e poi stilare un programma politico convincente che sia capace di contrastare quello di Silvio. Basta con questa stupida politica, un arte che fin dai greci aveva grande considerazione. Adesso non si tratta più di arte, ma di spazzatura che non fa che gettare fango sulla sinistra italiana nonchè su quella europea e addirittura mondiale che sta subendo un forte rallentamento. Non si può più andare avanti così: tocca iniziare una nuova politica.

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