E' proprio vero il detto: non svegliare il can che dorme! Infatti un grande mastino è stato risvegliato dopo quel fatidico 20 marzo scorso. Il pastore Jones, noto a tutti per le sue provocazioni al mondo islamico dopo l'11 settembre, ha finalmente fatto ciò che da tempo desiderava fare: organizzare un processo pubblico contro l'Islam. In breve il giudice - pastore ha imbandito un processo farsa per poi bruciare pubblicamente una copia del Corana, il testo fondamentale degli islamici. Questo ampio gesto di sfida ha fatto scatenare l'ira dei fondamentalisti che in massa hanno attaccato la sede dell'Onu afghana, causando la morte di 30 persone. Un atto troppo avventato e inutile che ha fatto crollare il lungo lavoro di pacificazione di quelle zone. Jones è stato ampiamente condannato dalle opinioni pubbliche di mezzo mondo e dai relativi capi di stato. Lo stesso presidente Obama ha richiamato il pastore al suo vero lavoro, anche se non sembra aver fermato la sua pazzia: infatti ha già annunciato di voler processare anche Maometto. Il pastore non si rende conto delle morti che ha causato con la sua follia e anzi sembra essere contento del "bel servizio" che ha compiuto. Alla fine potremmo dire di non essere tanto diverso dai suoi "nemici" visto che anche lui si è dimostrato fondamentalista e incosciente delle sue azioni. Per scongiurare ulteriori incidenti diplomatici il presidente afghano, Karzai, ha assicurato di prendere tutte le misure possibili per evitare morti e distruzioni causata dalla profonda ira che i musulmani covano ancora nel loro profondo nei confronti degli occidentali pur non dimenticandosi di ammonire gli Usa per aver lasciato "incustodito" un pazzo come Jones.
lunedì 4 aprile 2011
Non svegliare il cane che dorme!
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