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giovedì 31 marzo 2011

Il Berlusconismo: una macchia che nessuno riuscirà a smacchiare dalle vesti della storia


Ormai Silvio Berlusconi è divenuto il simbolo stesso della nosta nazione. Senza di lui probabilmente non saremmo più noi stessi. Cosa ci sarà dopo Berlusconi? Boh, Silvio ormai è penetrato in ogni aspetto della vita dell'italiano medio. Lo si vede in televisione, sui giornali, su internert, si è "impossessato" di ogni canale di comunicazione. Ma sappiamo veramente chi è Silvio Berlusconi? Conosciamo la sua politica, nota come berlusconismo, conosciamo la sua filosofia di vita?
I più anziani di noi lo ricorderanno come l'uomo che emerse dal fango della prima repubblica, portando con il suo sorriso e con il suo carisma serenità e "amore" dopo i fatti di Tangendopoli. I suoi slogan, le sue battute e le sue mosse lo hanno fatto diventare quello che è: da semplice imprenditore a politico di fama internazionale.
Vogliamo parlare della sua vita? Bene, Silvio nacque nel milanese, a Saronno, nel 1936 da una agiata famiglia borghese. Fece i suoi studi classici al liceo Sant'Ambrosio a Milano e poi si iscrisse, come i migliori cadetti delle famiglie ricche, all'università a Milano, frequentando la facoltà di giurisprudenza. La sua attività di imprenditore fu molto prolifera. Finanziò una serie di attività edilizie come Milano 2 che gli procurarono una serie di inchieste per riciclaggio di denaro sporco (legami con Riina e con la mafia) nonchè la fondazione di Mediaset e l'acquisto della casa editrice Mondadori. Al di là della sua attività imprenditoriare, della sua vita privata e dei suoi guai giudiziari, a noi interessa conoscere la sua politica.

La figura di Silvio ormai campeggia dovunque e sembra di trovarci sempre di fronte al volto del famigerato Grande Fratello di Orwell. Silvio è penetrato in ogni dove fino nel midollo dell'italiano il quale, anche se sinistro, si identifica sempre con lui. La sua figura non conosce paragoni: mai nessuno nella storia della nostra nazione ha conosciuto un livello di prestigio come il suo. Che cos'è il berlusconismo? Il berlusconismo è Lui (Silvio). E' una corrente "filosofica" e politica che ruota intorno a lui. Senza Silvio il berlusconismo non sarebbe più tale. E' uno Spirito Etico come lo chiamerebbe Gentile, perchè in qualche modo ha riformato la vita italiana in ogni suo aspetto. Inutile dire che chi definisce la sua politca come una parentesi in realtà sbaglia! Procediamo quindi ad analizzare nello specifico Silvio e il berlusconismo.

Perchè Silvio ha così tanto successo? Come diceva Huxley nel suo saggio Ritorno al nuovo mondo, un leader per avere successo deve saper sfruttare la psicologia. Infatti dittatori (non paragonabili a Berlusconi) come Hitler e Mussolini usavano strumenti psicologici per attirare consensi ed entusiasmi. Lui fa la stessa cosa: utilizza il carisma per attirare consenso. In primo luogo usa un linguaggio molto "amichevole" per diminuire le distanze con il pubblico, ma nonostante ciò è cortese e colto.
In secondo luogo ha capito la funzione psicologica degli slogan. Propone infatti nei suoi discorsi frasi pragmatiche di grande impatto che, modulate con il tono giusto di voce, hanno grande presa. Ne cito qualcuno:

- L'alternativa alla vecchia politica
- un presidente operaio
- il partito dell'amore
ecc. ecc.

Insomma Berlusconi è uno stratega del linguaggio come molti noti linguisti l'hanno più volte ricordato.alcuni suoi motti sono addirittura diventati degli stereotipi come il "mi consenta" che ha ancora grande presa. E' un presidente che si è sempre definito dalla parte del popolo e lo ha sempre detto e per questo preferisce un dialogo diretto con il pubblico che un semplice comizio.

Passiamo adesso a definire la sua politica e la sua "filosofia". Silvio si è sempre detto liberale e liberista e un "imprenditore al servizio dello Stato". Infatti il suo piano politico si fonda sul concetto si Stato Azienda: il Paese viene amministrato come una società commerciale. Ecco perchè si è sempre dimostrato insofferente per i limiti che la Costituzione impone al premier, limitando di fatto la sua attività di "manager dello Stato". Per ciò gran parte delle sue riforme hanno sempre mirato ad ampliare i suoi potere incontrando l'ostilità dell'opposizione che nega ogni ulteriore ampliamento di potere. I piani economici e politici sono sempre all'avanguardia e di fatto la sua modernità viene ostentata notevolmente dal suo partito, il PDL. Non dimentichiamoci che esso gode anche dell'ammirazione dei cattolici, i quali hanno più volte riconosciuto in Silvio il difensore dei valori cristiani. Simpatie comprate grazie ai fondi che il governo ha versato nelle casse vaticane. Grande ammirazione per la sua politica viene da molti leader esteri: dal presidente Obama fino ad arrivare ai capi di stato asiatici. Da grande azienda statale che l'Italia deve essere non può mancare un riconoscimento internazionale. Quindi a mio viso il berlusconismo fa leva sul concetto di modernità, sui valori della tradizione e sull'internazionalità (non intesa nel senso comunista).


Questo breve articolo sintetizza (spero) una grande fetta della storia politica del nostro Paese. Comunque continuerò a parlare in questo blog di Silvio approfondendo altri aspetti o aggiungendo qualcosa di nuovo a questa nota.

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